IL CUORE DI CRISTO E’ UN CUORE CHE VEDE
I. riflessione
Ognuno di noi “ha bisogno di sentire non solo il battito del
proprio cuore ma più in profondità il pulsare di una presenza
affidabile”, “la presenza di Cristo, cuore del mondo”: con questa
profonda riflessione, Benedetto XVI ha ricordato che il mese di
giugno è tradizionalmente dedicato al Cuore di Cristo, “simbolo
della fede cristiana”.
Il Cuore Non è un muscolo e basta. Per noi è un motivo di
esistere, perché da quel Cuore abbiamo ricevuto tutto: la vita e
la salvezza, perché quel Cuore ha espresso al massimo la carità,
la carità che ha portato Gesù ad incarnarsi, a donare tutto per
gli altri. Quindi, diventa per noi un richiamo continuo a imitare
Cristo. Di fatti, la devozione al Sacro Cuore non è fatta di
pratiche: diventa un’intimità con quel Cuore, diventa una
spiritualità con Cristo, che trova nel Figlio di Dio
l’atteggiamento che dobbiamo avere verso Dio-Padre, e dal Padre
riceviamo la serenità della vita, la gioia di vivere per poter
andare ai fratelli e servirli nei loro bisogni e nella loro
realtà.
La devozione al Cuore di Cristo si consolida grazie a Santa Maria
Margherita à la Coque, così viva ai nostri giorni.
Attraverso soprattutto la nostra testimonianza diamo ai fratelli
la consapevolezza che è un “cuore che vede” - come dice Benedetto
XVI - comunicando loro la capacità di sentirsi amati da Dio e di
sentire che hanno un valore come persona, anche se in una realtà
di sofferenza. Questo è il modo più attuale di continuare a tenere
viva la devozione al Sacro Cuore. Sì, ci sono devozioni come il
primo venerdì del mese, la riparazione, l’adorazione… sono tutte
forme che tengono viva la devozione. La comunità, però, ha
soprattutto il bisogno di recuperare il valore del Cuore, il dono
che questo Cuore possiede, e cioè la carità.
II. riflessione
Dal libro del Deuteronomio (6,4-6):
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno
solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta
l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do , ti
stiano fissi nel cuore”
Signore, queste parole le hai rivolte a me e da me ti aspetti di
essere amato con tutto il cuore. Aiutami a capire che ogni
mancanza nei tuoi confronti o verso i fratelli che mi hai messo
accanto, è una spina che aggiungo alla tua corona, è un colpo di
lancia che trafigge il tuo preziosissimo cuore.
Nella Bibbia il cuore è visto come il terreno elettivo
dell'incontro con Dio, il luogo ove l'uomo gioca la partita
decisiva del suo rapporto con Dio, la sede delle sue risoluzioni
più intime e profonde. L’uomo e il suo Dio. Due cuori: uno immenso
da cui sgorga la vita, per tutti ,nessuno escluso; l’altro
piccolo, che per dare un senso alla propria vita deve attingere a
quella fonte con grande devozione. Sacro Cuore di Gesù aiutami a
non smarrire la strada che porta a te e alla tua dolcissima Madre.
III. riflessione
Dal Vangelo di Luca
L’angelo le disse: non temere, Maria perché hai trovato grazia
presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo
chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio
dell’Altissimo”…… Allora Maria disse:“ Eccomi , sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che hai detto”.
Madre dolcissima, il tuo Si al progetto di Dio è la parola che ha
salvato il mondo e che, nella sua realizzazione sconvolge tutti i
piani umani: grazie a questo “SI” il figlio di Dio è nato da una
donna.
Maria, Vergine Madre, figlia del suo Figlio si affida
completamente alla volontà di Dio. E Dio crea qualcosa di molto
particolare: il cuore di una giovane donna e quello del suo
Signore battono all’unisono nello stesso corpo. La grandezza di
questa donna risplende nella sua immediata e completa
disponibilità. Diventa il riferimento per il nostro cammino di
fede. Momenti difficili, tempi di oscurità, situazioni di
disorientamento ci fanno toccare con mano la nostra fragilità e la
nostra debolezza. Dio ci parla perché vuol creare qualcosa di
nuovo con ciascuno di noi e ci dona come compagna di viaggio e
avvocata la sua stessa Mamma. Lei ci insegna e ci aiuta a dire i
nostri SI all’impegno, alla responsabilità, alla solidarietà,
all’amore verso Dio e verso il prossimo.
IV. riflessione
Dal Vangelo di Giovanni
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era
la Madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi
discepoli…Sua Madre disse ai servitori” Qualsiasi cosa vi dica,
fatela”( Gv 2,1-5)
Il primo miracolo di Gesù avviene durante la festa per la nascita
di una nuova famiglia e avviene su richiesta della Madre. Beati
quegli sposi che, nel festeggiare le loro nozze, ad imitazione
degli sposi di Cana, hanno voluto che Gesù partecipasse alla loro
gioia. Una famiglia che si affida ai sacri Cuori di Gesù e di
Maria può stare sicura che sarà come una casa fondata sulla roccia
e non sulla sabbia. Ma una famiglia ha bisogno anche di stabilità
sociale, economica. Spesso vive nella frammentarietà, nella
precarietà che rende difficile perfino accogliere con gioia nuovi
figli. Allora come fedeli laici siamo chiamati ad individuare,
nelle concrete situazioni politiche, i passi realisticamente
possibili per dare attuazione ai principi e ai valori morali
propri della vita sociale. A tanto ci invita anche la dottrina
sociale della Chiesa
V. riflessione
Dal Vangelo di Luca
…. “ All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di
sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori dalla città e lo
condussero fin sul ciglio del monte,sul quale era costruita la
loro città, per gettarlo giù.” ( Luca 4,28-29)
Nella città degli uomini non sempre i cuori sono pronti ad
accogliere la Verità e spesso sono incapaci di sollevarsi
dall’immediatezza del quotidiano per vivere la misericordia e
l’amore di Dio. Gli uomini della sinagoga sono pieni di sdegno. E’
lo sdegno del potere e della cultura costruiti sull’autoreferenzialità,
personale e di gruppo, che aggrediscono ciò che può scuoterli e
mettere a nudo la loro miseria. Spesso è il nostro sdegno. Pieni
di orgoglio e di presunzione, gli uomini della sinagoga volevano
gettare Gesù giù dal precipizio “Ma Egli, passando in mezzo a
loro, se ne andò”. Sacri Cuori di Gesù e di Maria aiutateci a
mettere Dio al centro della nostra vita e non cedere alla
tentazione di idolatrare le cose del mondo .
VI riflessione
Dal Vangelo di Luca
Disse ancora ai suoi discepoli: E’ inevitabile che avvengano
scandali, ma guai a colui per cui avvengono. E’ meglio per lui che
gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel
mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State
attenti a voi stessi”
Nella quarta rivelazione a Santa Margherita Maria Alacoque Gesù le
disse che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai
sacrilegi degli empi, aggiungendo: “Ciò che mi è ancor più
sensibile è che sono i cuori a me consacrati che fanno questo”.
Sacro Cuore di Gesù il tempo passa ma la cattiveria degli uomini è
sempre presente. Non c’è ambito che possa dirsi esente da
scandali: la famiglia, la politica, la società e, cosa ancor più
grave alcune persone di Chiesa. Quale strazio per il tuo Cuore e
per quello della tua dolcissima Madre. Ma oggi siamo qui in tanti
per rendervi onore e per riparare alle offese da Voi ricevute.
Oggi siamo qui, Sacro Cuore di Gesù, per chiederti perdono per le
nostre colpe ma più ancora per quelle di quanti non hanno rispetto
per la vita umana, soprattutto per quella dei bambini. Pur nella
consapevolezza di tanto male, il nostro cuore è pieno di gioia
perché abbiamo la certezza dell’amore che tu nutri per l’umanità,
amore di cui hai parlato nella prima grande apparizione a
Margherita Maria Alacoque insieme al desiderio divino di salvare
tutti mediante il tuo Cuore
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