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FESTA DEI SACRI CUORI
15 giugno 2012


IL CUORE DI CRISTO E’ UN CUORE CHE VEDE
I. riflessione
Ognuno di noi “ha bisogno di sentire non solo il battito del proprio cuore ma più in profondità il pulsare di una presenza affidabile”, “la presenza di Cristo, cuore del mondo”: con questa profonda riflessione, Benedetto XVI ha ricordato che il mese di giugno è tradizionalmente dedicato al Cuore di Cristo, “simbolo della fede cristiana”.
Il Cuore Non è un muscolo e basta. Per noi è un motivo di esistere, perché da quel Cuore abbiamo ricevuto tutto: la vita e la salvezza, perché quel Cuore ha espresso al massimo la carità, la carità che ha portato Gesù ad incarnarsi, a donare tutto per gli altri. Quindi, diventa per noi un richiamo continuo a imitare Cristo. Di fatti, la devozione al Sacro Cuore non è fatta di pratiche: diventa un’intimità con quel Cuore, diventa una spiritualità con Cristo, che trova nel Figlio di Dio l’atteggiamento che dobbiamo avere verso Dio-Padre, e dal Padre riceviamo la serenità della vita, la gioia di vivere per poter andare ai fratelli e servirli nei loro bisogni e nella loro realtà.
La devozione al Cuore di Cristo si consolida grazie a Santa Maria Margherita à la Coque, così viva ai nostri giorni.
Attraverso soprattutto la nostra testimonianza diamo ai fratelli la consapevolezza che è un “cuore che vede” - come dice Benedetto XVI - comunicando loro la capacità di sentirsi amati da Dio e di sentire che hanno un valore come persona, anche se in una realtà di sofferenza. Questo è il modo più attuale di continuare a tenere viva la devozione al Sacro Cuore. Sì, ci sono devozioni come il primo venerdì del mese, la riparazione, l’adorazione… sono tutte forme che tengono viva la devozione. La comunità, però, ha soprattutto il bisogno di recuperare il valore del Cuore, il dono che questo Cuore possiede, e cioè la carità.
II. riflessione

Dal libro del Deuteronomio (6,4-6):
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do , ti stiano fissi nel cuore”

Signore, queste parole le hai rivolte a me e da me ti aspetti di essere amato con tutto il cuore. Aiutami a capire che ogni mancanza nei tuoi confronti o verso i fratelli che mi hai messo accanto, è una spina che aggiungo alla tua corona, è un colpo di lancia che trafigge il tuo preziosissimo cuore.
Nella Bibbia il cuore è visto come il terreno elettivo dell'incontro con Dio, il luogo ove l'uomo gioca la partita decisiva del suo rapporto con Dio, la sede delle sue risoluzioni più intime e profonde. L’uomo e il suo Dio. Due cuori: uno immenso da cui sgorga la vita, per tutti ,nessuno escluso; l’altro piccolo, che per dare un senso alla propria vita deve attingere a quella fonte con grande devozione. Sacro Cuore di Gesù aiutami a non smarrire la strada che porta a te e alla tua dolcissima Madre.

III. riflessione

Dal Vangelo di Luca
L’angelo le disse: non temere, Maria perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo”…… Allora Maria disse:“ Eccomi , sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.

Madre dolcissima, il tuo Si al progetto di Dio è la parola che ha salvato il mondo e che, nella sua realizzazione sconvolge tutti i piani umani: grazie a questo “SI” il figlio di Dio è nato da una donna.
Maria, Vergine Madre, figlia del suo Figlio si affida completamente alla volontà di Dio. E Dio crea qualcosa di molto particolare: il cuore di una giovane donna e quello del suo Signore battono all’unisono nello stesso corpo. La grandezza di questa donna risplende nella sua immediata e completa disponibilità. Diventa il riferimento per il nostro cammino di fede. Momenti difficili, tempi di oscurità, situazioni di disorientamento ci fanno toccare con mano la nostra fragilità e la nostra debolezza. Dio ci parla perché vuol creare qualcosa di nuovo con ciascuno di noi e ci dona come compagna di viaggio e avvocata la sua stessa Mamma. Lei ci insegna e ci aiuta a dire i nostri SI all’impegno, alla responsabilità, alla solidarietà, all’amore verso Dio e verso il prossimo.

IV. riflessione

Dal Vangelo di Giovanni
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la Madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli…Sua Madre disse ai servitori” Qualsiasi cosa vi dica, fatela”( Gv 2,1-5)

Il primo miracolo di Gesù avviene durante la festa per la nascita di una nuova famiglia e avviene su richiesta della Madre. Beati quegli sposi che, nel festeggiare le loro nozze, ad imitazione degli sposi di Cana, hanno voluto che Gesù partecipasse alla loro gioia. Una famiglia che si affida ai sacri Cuori di Gesù e di Maria può stare sicura che sarà come una casa fondata sulla roccia e non sulla sabbia. Ma una famiglia ha bisogno anche di stabilità sociale, economica. Spesso vive nella frammentarietà, nella precarietà che rende difficile perfino accogliere con gioia nuovi figli. Allora come fedeli laici siamo chiamati ad individuare, nelle concrete situazioni politiche, i passi realisticamente possibili per dare attuazione ai principi e ai valori morali propri della vita sociale. A tanto ci invita anche la dottrina sociale della Chiesa

V. riflessione

Dal Vangelo di Luca
…. “ All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte,sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù.” ( Luca 4,28-29)

Nella città degli uomini non sempre i cuori sono pronti ad accogliere la Verità e spesso sono incapaci di sollevarsi dall’immediatezza del quotidiano per vivere la misericordia e l’amore di Dio. Gli uomini della sinagoga sono pieni di sdegno. E’ lo sdegno del potere e della cultura costruiti sull’autoreferenzialità, personale e di gruppo, che aggrediscono ciò che può scuoterli e mettere a nudo la loro miseria. Spesso è il nostro sdegno. Pieni di orgoglio e di presunzione, gli uomini della sinagoga volevano gettare Gesù giù dal precipizio “Ma Egli, passando in mezzo a loro, se ne andò”. Sacri Cuori di Gesù e di Maria aiutateci a mettere Dio al centro della nostra vita e non cedere alla tentazione di idolatrare le cose del mondo .

VI riflessione

Dal Vangelo di Luca
Disse ancora ai suoi discepoli: E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. E’ meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi”
Nella quarta rivelazione a Santa Margherita Maria Alacoque Gesù le disse che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai sacrilegi degli empi, aggiungendo: “Ciò che mi è ancor più sensibile è che sono i cuori a me consacrati che fanno questo”.

Sacro Cuore di Gesù il tempo passa ma la cattiveria degli uomini è sempre presente. Non c’è ambito che possa dirsi esente da scandali: la famiglia, la politica, la società e, cosa ancor più grave alcune persone di Chiesa. Quale strazio per il tuo Cuore e per quello della tua dolcissima Madre. Ma oggi siamo qui in tanti per rendervi onore e per riparare alle offese da Voi ricevute. Oggi siamo qui, Sacro Cuore di Gesù, per chiederti perdono per le nostre colpe ma più ancora per quelle di quanti non hanno rispetto per la vita umana, soprattutto per quella dei bambini. Pur nella consapevolezza di tanto male, il nostro cuore è pieno di gioia perché abbiamo la certezza dell’amore che tu nutri per l’umanità, amore di cui hai parlato nella prima grande apparizione a Margherita Maria Alacoque insieme al desiderio divino di salvare tutti mediante il tuo Cuore
 

 
   

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