GERUSALEMME
26.05.2014, alle ore 17.20,
omelia del Santo Padre
E’ la Chiesa che il mondo desidera:
quella uscita dal
CENACOLO
nella Sala superiore del Cenacolo,
il santo padre Francesco presiede la Santa Messa
concelebrata con gli Ordinari di Terra Santa e
gli Ecclesiastici del Seguito papale.
«Qui è nata la Chiesa ed è nata in uscita»
Il mondo ha nostalgia di quella Chiesa,
appena tratteggiata da Francesco,
ai nostri giorni è divenuta
un tsunami di gioia e di speranza
per tutta la famiglia umana.
Cari Fratelli,
è un grande dono che il Signore ci fa, di
riunirci qui, nel Cenacolo, per celebrare
l’Eucaristia. Qui, dove Gesù consumò l’Ultima
Cena con gli Apostoli; dove, risorto, apparve in
mezzo a loro; dove lo Spirito Santo scese con
potenza su Maria e i discepoli. Qui è nata la
Chiesa, ed è nata in uscita. Da qui è partita,
con il Pane spezzato tra le mani, le piaghe di
Gesù negli occhi, e lo Spirito d’amore nel
cuore.
Gesù risorto, inviato dal Padre, nel Cenacolo
comunicò agli Apostoli il suo stesso Spirito e
con questa forza li inviò a rinnovare la faccia
della terra (cfr Sal 104,30).
Uscire, partire, non vuol dire dimenticare. La
Chiesa in uscita custodisce la memoria di ciò
che qui è accaduto; lo Spirito Paraclito le
ricorda ogni parola, ogni gesto, e ne rivela il
senso.
Il Cenacolo ci ricorda il servizio, la lavanda
dei piedi che Gesù ha compiuto, come esempio per
i suoi discepoli. Lavarsi i piedi gli uni gli
altri significa accogliersi, accettarsi, amarsi,
servirsi a vicenda. Vuol dire servire il povero,
il malato, l’escluso.
Il Cenacolo ci ricorda, con l’Eucaristia, il
sacrificio. In ogni celebrazione eucaristica
Gesù si offre per noi al Padre, perché anche noi
possiamo unirci a Lui, offrendo a Dio la nostra
vita, il nostro lavoro,...
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